Inside Out by Demi Moore

Inside Out by Demi Moore

autore:Demi Moore [Moore, Demi]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2020-03-04T12:00:00+00:00


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Nel mezzo di tutto questo, Vanity Fair mi offrì una copertina. Io e la mia addetta stampa eravamo al settimo cielo: la mia presenza sulla stampa era capillare da quando avevo recitato in Ghost, ma quella era una consacrazione. Organizzai una sessione fotografica con Annie Leibovitz, ma le immagini di quel primo servizio non furono approvate: mi ero dovuta fare bionda per Amore e magia e gli editor di Vanity Fair dissero che non sembravo nemmeno io. Era tutto da rifare.

Quando finalmente riuscimmo a organizzare un secondo shooting ero ormai in gravidanza avanzata. «Se le foto mi devono ritrarre come sono veramente, voglio che mostrino che mi sento sexy e bellissima anche incinta» le dissi. A quei tempi le donne incinte erano sempre rappresentate come esseri asessuati. I pancioni si nascondevano sotto abiti ampi come tende e le rotondità di certo non si sfoggiavano come si usa fare al giorno d’oggi. Ci si rallegrava alla notizia di una nuova gravidanza e si festeggiava la nascita del bambino, naturalmente, ma sembrava che per i mass media tra questi due momenti non esistesse niente. Volevo cambiare questa percezione e fare qualcosa che elevasse la gravidanza invece di sminuirla; fu proprio ciò che cercammo di fare io e Annie con quelle fotografie. Erano meravigliosamente sensuali e provocanti: io ero truccata e agghindata – capelli, make-up, gioielli – e in posa come per un servizio di moda ma, casualmente, ero anche molto incinta. In una delle foto indossavo una vestaglia di raso verde aperta sul ventre; in un’altra ero in reggiseno nero e tacchi alti, con le mani appoggiate sull’addome sporgente.

L’immagine che finì in copertina sul numero di Vanity Fair dell’agosto del 1991, in cui ero completamente nuda, era stata scattata da Annie con l’intenzione di regalarla a me e Bruce. Era una foto semplice, classica, senza il glamour delle immagini che pensavamo potessero interessare alla rivista. Annie l’aveva scattata all’ultimo momento, quando pensavamo di avere finito. Ma fu quella posa a diventare un’icona: un braccio mi copriva il seno, l’altro cingeva il pancione. Tutto qui. Mi ricordo che le dissi: «Sarebbe incredibile se avessero il coraggio di usare questa per la copertina». E, incredibilmente, andò proprio così.

Durante quella gravidanza successe un’altra cosa importantissima. Il mio agente mi chiamò per comunicarmi che ero una possibile candidata per un ruolo in Codice d’onore, con Jack Nicholson e Tom Cruise. «Ma dovresti fare un’audizione» mi disse. «Saresti disposta?» Sapevamo entrambi che il regista, Rob Reiner, avrebbe potuto scritturarmi senza fare un provino: a quel punto avevo girato un numero sufficiente di film perché potesse capire com’ero sullo schermo, e avevo raggiunto un certo successo; quando hai già girato diversi film importanti, di solito non ti viene più chiesto di fare audizioni. Allo stesso tempo, per me non era un problema dover dimostrare di meritarmi una parte: anzi, mi aiutava a zittire quella vocina ansiosa che chiedeva sempre: “Ha senso che io sia qui?”.

Ero incinta di sette mesi – gigantesca – quando mi presentai al provino per



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